Page 54 - La Nuit des Feuillentines

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È necessario, dunque, che io esca dalla vostra Casa, alla quale mi avete condotto Voi stesso? Ho
ottenuto così numerose vittorie, con l’aiuto della vostra grazia, sulla mia famiglia, sul mondo,
su me stessa, solo per soccombere ora sotto il peso di questa disgrazia? E allora! Ho camminato
fra tante diffcoltà fno a questa terra promessa per vederla solamente senza potervi entrare del
tutto?
Mi sono sbagliata, Dio mio, quando ho creduto di eseguire i vostri ordini, o avete altri disegni su
di me? Ho ascoltato gli oracoli che voi stesso mi avete diretto, ho seguito i loro consigli, ho preso
tempo per fare luce dentro di me;
Parlatemi, dunque, Signore, Voi potete in un momento determinare i miei pensieri e i miei passi
nel cammino che volete. Se è la vostra mano a condurmi in questo luogo e a tirarmene fuori, mi
sentirò consolata,
ma se io stessa mi sono resa indegna, per le mie infedeltà, di rimanervi, sono totalmente disposta
a riparare tutto con la mia penitenza.
Vi siete allontanato da me, fonte della mia vita e della mia felicità, Voi che fno al momento
presente mi avete aiutato in tutte le mie necessità? E, se esco da questa santa Casa, dove andrò a
cercarvi? Ditemi dove siete e volerò là senza fermarmi. Non ho potuto trovarvi nella mia gioventù,
in mezzo agli sconvolgimenti dell’eresia, non ho potuto poi possedervi completamente nelle
vanità del mondo, che sorpresa, che affizione per me non trovarvi neanche nella solitudine!
Rimanete almeno nel mio cuore, unico e amabile oggetto della mia speranza, fermatevi in esso
e lasciatemi udire lì la vostra voce. E, se esco da questa Casa, che sia senza mai abbandonarvi.
Voi non respingete mai quelli che vi cercano veramente, non potete disprezzare un cuore affitto
e umiliato, e le viscere della vostra misericordia sono sempre disposte ad aprirsi alle nostre
suppliche e alla nostra fducia; parlate dunque, Signore, perché la vostra serva ascolta”.
Una preghiera così, ispirata dallo stesso che la voleva consolare, doveva essere ascoltata.
Lei ricordò all’istante la prontezza con cui lo Spirito Consolatore aveva risposto altre
volte ai suoi desideri, avvertendola di non lasciare spegnere il fuoco che Lui accendeva
sensibilmente nel suo cuore. Attese che questo stesso Spirito, che ancora ravvivava in
lei famme tanto grandi, desse risposta a così giusti desideri. In effetti, appena terminata
la sua supplica, fu immediatamente colmata di consolazioni. Sentì all’istante una forte
ispirazione che le fece sapere che Dio, ben lungi dall’averla abbandonata, aveva grandi
progetti su di lei, per la sua gloria e la salvezza di molta gente.
L’ispirazione fu accompagnata da una visione in cui, per un aumento della luce che Dio
infuse nel suo spirito, che si elevava senza nessuna diffcoltà al di sopra della debolezza
del suo corpo, vide un gran numero di anime sul ciglio dell’Inferno, in pericolo di cadervi se
non venivano aiutate. Comprese che doveva essere lei a tendere loro la mano.
Fu istruita sui mezzi che doveva adottare, associandosi alcuni aiuti con lo stesso suo zelo
che seguissero la sua intuizione e il suo cammino. Le fu infusa l’idea di un Ordine di donne
che si dedicassero all’educazione delle persone del loro sesso e che fossero consacrate a
Dio sotto la protezione e a imitazione della Santa Vergine. Vide che loro avrebbero riparato
eternamente in questo Ordine tutte le ingiurie che gli eretici avevano commesso contro
questa Divina Madre e delle quali, in altro tempo, ella fu testimone e che avrebbe ristabilito
con onore il culto e l’amore che le sono dovuti.